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Viaggio in Sicilia

22/10/2020

L’identità di Tremestieri Etneo raccontata nel suo stemma

Giovanni Verga la nomina nel suo romanzo La Tigre Reale con tono familiare che lascia trapelare un certo legame affettivo. Tremestieri Etneo ha origini molto antiche, delle quali restano purtroppo poche testimonianze. Paesino in provincia di Catania, al cospetto dell’Etna, negli ultimi anni ha assistito a un’espansione demografica dovuta soprattutto alla crescita edilizia. Ma è l’agricoltura a occupare un posto speciale nel suo cuore.

Tre Musteri: l’origine vignaiola del paese

Secondo alcuni studiosi il nome Tremestieri proviene dal latino Tria Monasteri, per altri deriva invece da Tre Musteri, cioè palmenti, a evidenziare la diffusione della viticoltura nella zona. In effetti fino agli anni Sessanta i vigneti occupavano l’intero paesaggio rurale. Dal decennio successivo però vi fu una conversione in favore degli agrumeti, considerati più redditizi. In realtà in pochi anni anche il settore agrumicolo andò in crisi a causa degli alti costi di gestione e dei bassi ricavi commerciali. La conseguenza fu l’abbandono dei terreni coltivati a favore di uno sviluppo edilizio.

Lo stemma custodisce il carattere cittadino

Il legame con la terra è ancora forte, elemento fondante dell’identità comunitaria rappresentato dal verde che compare sullo stemma del paese. Basta guardare il blasone per cogliere gli aspetti che da sempre forgiano il carattere cittadino: nel riquadro in basso a sinistra le facciate delle tre chiese più antiche, poi c’è l’Etna fumante che, disegnata nella metà superiore dello stemma, sembra affermare la sua maestosità e il suo sguardo indagatore sul territorio. Non poteva mancare il rosso, a ricordare l’irruenza della lava, con cui Tremestieri Etneo ha dovuto fare i conti da sempre e per sempre dovrà farne, e poi l’attaccamento alla Vergine, rappresentato in basso a destra dal segno M in onore della Madonna della Pace, patrona della città festeggiata il lunedì che segue la domenica in albis, ed evidenziato anche dai due ramoscelli d’ulivo, simbolo per antonomasia della pace, che sembrano sorreggere lo stemma. Culto mariano e propensione alla benevolenza e alla mitezza: sono così radicati nella comunità che nel 2010 le fu dato l’appellativo di Città della pace e del dono.

Tremestieri Etneo festeggia i “morticini” con iris e arancini

Tra la fine di ottobre e i primi di novembre, in occasione della Festa dei morti, Tremestieri Etneo organizza la Festa dell’Iris e dell’Arancino. Due dei prodotti più caratteristici e apprezzati della cucina siciliana sono omaggiati e proposti in tantissime varianti. Le degustazioni delle bontà culinarie, delle altre eccellenze tipiche della zona, le bancarelle degli artigiani locali, i momenti di spettacolo fanno ormai di questa sagra uno degli appuntamenti più belli dell’autunno siciliano (quest’anno, a causa della situazione sanitaria da Covid-19, la manifestazione potrebbe subire modifiche).

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