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Viaggio in Sicilia

30/04/2020

Trabia e il Castello dell’uomo in frack dove inventarono gli spaghetti

Trabia, vicino Palermo. Vi dice qualcosa? A noi sì: spaghetti! È in questo piccolo comune che fu inventata la tipologia di pasta che più di tutte ha reso l’Italia famosa nel mondo, gli spaghetti appunto. Chi pensa infatti che sia stato Marco Polo a importarli dalla Cina si sbaglia: a Trabia si producevano già un secolo prima della scoperta del famoso viaggiatore. Lo rivela una pergamena del XII secolo conservata a Oxford. Terra natia degli spaghetti quindi, ma non solo: Trabia accoglie anche il bellissimo castello della dinastia dei Lanza. Erede più noto è il principe Raimondo, a lui s’ispirò Domenico Modugno per la sua famosa canzone Vecchio frack.

Gli itriya: gli antenati dei nostri spaghetti

Nel 1154 Al Idrisi, geografo arabo, fece un viaggio in Sicilia per conoscere usi e costumi della nostra terra. Tra i luoghi visitati anche il villaggio di At Tarbi’ ah, descritto dallo studioso come un antico e suggestivo casale circondato da numerosi mulini ad acqua, distese di grano e acque perenni. La gente del posto, raccontava Al Idrisi, era dedita alla preparazione di una pasta filiforme davvero originale che era chiamata itriya. Una volta preparata, la pasta veniva fatta cuocere a medie temperature, poi messa al sole ad asciugare e infine tagliata a strisce molto sottili: insomma gli antenati dei nostri spaghetti.

La “quadrata” araba

La quadrata, at tarbi’ah, è questo il nome che gli Arabi misero al villaggio quando arrivarono nella zona che comunque non era disabitata – un documento dell’827 d.C. racconta infatti che vi era già un casale. Il nome scelto pare prenda origine proprio dalla pianta della fortezza che il generale Aausman Ben Muhammad fece costruire ai suoi uomini per cingere d’assedio la vicina Termini Imerese. In seguito, l’area passò ai Normanni e da questi nel XV sec. alla dinastia dei Lanza: Trabia fu infatti portata in dote da Aloisia Di Bartolomeo al marito Blasco Lanza che riuscì a far elevare a baronia la zona attorno al castello. Nel 1635 fu il principe Ottavio Lanza a ricevere dal re Filippo IV la licentia populandi con cui avviò l’ampliamento del paese: fece costruire molte case e persino la prima chiesa dedicata a Sant’Oliva.

L’affascinante principe Raimondo Lanza

L’espansione cittadina continuò con i successori fino ad arrivare al più famoso erede dei Lanza, Raimondo. Al suo fascino e alla sua storia s’ispirò persino il grande Domenico Modugno nella sua famosissima canzone Vecchio Frack. Amico di Aristotele Onassis, di Gianni e Susanna Agnelli, di Galeazzo Ciano e di Giuseppe Tomasi di Lampedusa autore de Il Gattopardo, Raimondo Lanza di Trabia ebbe una vita appassionante fino alla precoce morte avvenuta si pensa per suicidio nel 1954. Figlio illegittimo del principe Giuseppe Lanza Branciforte e di una nobildonna veneta, fu riconosciuto come suo erede solo grazie all’interno della nonna paterna presso il Duce. Agente per il servizio di spionaggio britannico durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, amante delle donne – pare abbia avuto un flirt con Rita Hayworth e Edda Ciano – uomo d’affari, appassionato di sport – fu presidente del Palermo calcio e partecipò alla Targa Florio – e di arti – fondò Panaria, la prima casa di produzione cinematografica post-bellica - il principe Raimondo fu una grande, ribelle, ingegnosa personalità del suo tempo. Ristrutturò il castello e lì andò a vivere per affacciarsi dalle finestre della sua meravigliosa dimora e contemplare la distesa azzurra del mare.

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