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Viaggio in Sicilia

03/12/2020

La serenità abita a San Michele di Ganzaria

Saranno stati gli Arabi a edificarlo, lo si presume dal titolo di alcune contrade, ma una conferma non c’è. Certa sembrerebbe invece l’origine del suo nome, Ganzaria: deriva da cinghialeria perché la montagna su cui sorge era ricca di cinghiali. Siamo a San Michele di Ganzaria, piccolo comune in provincia di Catania, a sud dei monti Erei, dove il paesaggio collinare si mantiene ancora oggi incontaminato.

Piccola anima nel cuore della Sicilia

Otto contrade: la montagna Ganzaria è divisa nelle zone Consorto, Cutuminello, Listingazzo, Monte Zabaino, Pesce Morto, Piano Caltagironese, Piano Cannelle e Vallone dell'Eremita, ricadendo sia sul territorio di San Michele di Ganzaria che di Caltagirone. Dà il nome al comune appunto di San Michele che al contempo omaggia il suo patrono, san Michele Arcangelo.
Tremila abitanti, i sammichelesi, una collina a circa 500 metri sul livello del mare dove il verde è ancora il colore predominante, buona cucina e un bicchiere di vino: già basta per infondere serenità e la curiosità di visitare questo paesino nel centro della Sicilia.

Arabi e profughi albanesi fanno la storia del paese

Dalle origini molto antiche come dimostrano alcuni ritrovamenti nella zona, risalenti persino all’età preistorica, San Michele di Ganzaria fu fondato intorno all’anno 1000, come dicevamo, presumibilmente dagli Arabi. Determinante per la sua evoluzione è stata tuttavia una colonia di profughi albanesi.

Alla fine del XVI secolo infatti il borgo fu distrutto da un incendio; Antonio Gravina, erede della famiglia dei Modica di Caltagirone a cui era passato il controllo del feudo, decise di ricostruirlo, assegnando a un gruppo di profughi albanesi appunto il compito di riedificare l’abitato: loro avrebbero dovuto lavorare la terra e in cambio avrebbero ricevuto una casa dove vivere. Così accadde e San Michele di Ganzaria riprese a popolarsi. Delle tradizioni e degli usi albanesi col tempo però si mantenne ben poco, inghiottiti dai successivi domini e dallo scorrere dei decenni.

San Michele di Ganzaria oggi

Del passato restano gli edifici ottocenteschi che animano il centro cittadino e altre importanti testimonianze architettoniche: il Castello ducale dei Principi Gravina, innanzitutto, del quale purtroppo rimangono solo pochi ruderi; e poi le chiese del paese, come la chiesa di San Michele Arcangelo, unica parrocchia cittadina, la chiesa del Rosario dei primi del ‘600 e la chiesa di San Giuseppe del XVII secolo.

Infine, una curiosità: la città è gemellata con il comune tedesco Giengen an der Brenz per sugellare il legame con le tante famiglie sammichelesi espatriate in Germania nel corso degli anni.

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