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Crescita Personale

12/08/2021

Ridi, che ti passa

E se ti prendessi meno sul serio? Già: l’autoironia è un approccio alla vita più che salutare che, ahinoi, in molti non conoscono. Eh, mai io sono sempre stato così, Impossibile per me cambiare, Non so come si fa: metti a tacere le solite giustificazioni, per te c’è una buona notizia: l’autoironia è una capacità e, come tale, si può anche acquisire. Vediamo come!

Ridere delle tue disavventure, la chiave della serenità

Ridi mai di te stesso/a e delle tue disavventure? Se la risposta è no, allora è il caso di iniziare a farlo. L’autoironia infatti è un ottimo strumento per abbassare i livelli di tensione o per superare imbarazzi. Non solo, ti rinforza l’autostima (a proposito, hai già letto il nostro pezzo blog su come aumentarla? Eccolo qui) e farà bene anche a chi ti sta attorno. Ci sono diversi studi che dimostrano gli effetti benefici che il saper ridere di sé stessi ha sulla nostra salute fisica e psichica e che attestano come l’autoironia sia manifestazione di una personalità ottimista, tendente al buon umore. Ho capito, ma a me è successa questa cosa che non è mai successa a nessuno nella storia: dì la verità, lo hai subito pensato! E se provassi a rivedere questa cosa sotto una luce diversa? La cosa resterà tale, ma il tuo approccio di certo cambierà e con esso le tue reazioni. Lo stesso Chaplin divenne famoso grazie alla capacità di rileggere la sua vita – per nulla facile – in chiave umoristica, dissacrante, divenendo irresistibile. Anche Freud diceva che l’autoironia è la chiave della serenità. Ma perché è così difficile praticarla? Scoprirlo contiene in sé la chiave per il successo.

Ti attaccano, ti arrabbi e l’autoironia muore soffocata

Un collega mette in evidenza un tuo errore. Tua moglie o tuo marito si lamenta di una tua mancanza. Un amico ti accusa di un’assenza. Che fai? Ti arrabbi e passi all’attacco, non è vero? Ecco, lì sta la formula dell’autoironia. Ci spieghiamo.

La società odierna ci vuole tutti perfetti e super efficienti, il nostro io si adegua, diventando troppo rigido con sé stesso, e chi è il tuo peggior giudice? Pensaci!
Nasce una competizione dapprima interiore e poi, inevitabilmente, con l’altro: dobbiamo fare di più, rendere di più, essere di più. Via via che l’asticella si alza, ci allontaniamo da ciò che ci fa stare bene: la leggerezza della vita, la spensieratezza, la pienezza dell’attimo presente. E la nostra autoironia muore soffocata.

Fatti una bella risata

Prendere coscienza di questo processo è già il primo passo per un cambiamento. L’altro? Beh, imboccare la strada del prendersi in giro di fronte a un momento di debolezza, a una mancanza, a un errore! Saper cogliere l’aspetto comico che c’è in ogni situazione, concentrarsi solo su quello e condividerlo con gli altri. Fai la prova: invece di passare all’attacco, prendila a ridere, abbasserai i livelli di tensione e spiazzerai chi ti sta di fronte, la tua autostima salirà e anche l’immagine che l’altro ha di te ne uscirà rafforzata, e tutto grazie al potere di una risata!