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Alimentazione

11/05/2020

I segreti della cottura sottovuoto

La conservazione dei cibi sottovuoto è una pratica piuttosto nota e diffusa in molte case, ma conoscevate l’esistenza della cottura sottovuoto?
Proprio così, i cibi possono essere cotti anche senza ossigeno, basta mantenere le giuste accortezze e utilizzare gli strumenti giusti. Il metodo al momento è molto diffuso nei ristoranti, ma con un po’ di pratica ci si può provare anche a casa!

Come si cucina sottovuoto?
Il primo consiglio è assicurarsi che cibo e sacchetti dove questo sarà riposto siano ben puliti, per evitare la formazione di microorganismi pericolosi. Una volta pulito e tagliato, il cibo va riposto nei sacchetti, questi verranno sigillati con l’aiuto della macchina che crea il vuoto e, infine, il tutto andrà riposto nel forno a vapore o in una pentola piena d’acqua.
Attenzione: la temperatura cambia a seconda dell’alimento, ma solitamente si aggira tra i 70 e i 100 °C e va tenuta costante per tutto il tempo di cottura.
Il segreto, per mantenere una temperatura costante nella pentola è utilizzare un roner: un attrezzo che serve proprio a tenere costante la temperatura dell’acqua. Una volta terminata la cottura, sarà sufficiente estrarre gli alimenti dai sacchetti e servire. Se, invece, si vuole stoccare il cibo appena cotto, sarà bene portarlo a una temperatura inferiore a 10 °C nel più breve tempo possibile, aiutandosi con un abbattitore o immergendo le buste in acqua e ghiaccio. Dopodiché sarà possibile conservare il tutto in frigo tra gli 0 e i 3 °C.

Quali sono i benefici?
La cottura sottovuoto avviene a basse temperature e senza il contatto diretto con aria o acqua, perciò sono rispettate al massimo le proprietà del cibo che mantiene tutti i suoi nutrienti. Il sapore resta molto naturale: meglio non esagerare con il sale e preferire condimenti come erbe aromatiche o spezie.

E ora largo alla fantasia: sottovuoto si possono cuocere una grande quantità di alimenti! Carne, pesce, verdura o pasticceria, a ognuno la sua temperatura per un risultato da leccarsi i baffi.