Messina, incantevole città situata sulla punta nord-orientale della Sicilia, è conosciuta non solo per la sua straordinaria bellezza paesaggistica ma anche per le sue affascinanti leggende. Una delle più celebri è quella di Mata e Grifone, una storia di amore che si tramanda da secoli e narra della fondazione della città messinese. Oggi vi raccontiamo di invasioni, di rapimenti e di conversioni.
La giovane e bella Marta e l'arrivo del pirata moro Hassan
In una terra circondata dal mare e dalle colline, nei pressi di quella che oggi è conosciuta come Messina, viveva una fanciulla di rara bellezza e profonda fede cristiana, di nome Marta. Figlia di re Cosimo II da Casteluccio, Marta era nota per la sua devozione e il suo spirito puro. Il suo nome, nel dialetto locale, si trasformava affettuosamente in Mata. Sul finire del 900 dopo Cristo, un gigante moro di nome Hassan Ibn-Hammar sbarcò nelle vicinanze con i suoi compagni pirati. Questi invasori cominciarono a saccheggiare le terre, portando terrore e distruzione ovunque andassero. Durante una delle sue incursioni, Hassan vide la bella Mata e ne rimase immediatamente affascinato.
La proposta di matrimonio, la fuga e il rapimento
Il saraceno Hassan Ibn-Hammar, colpito dalla grazia e dalla bellezza della fanciulla, chiese la sua mano in sposa. Tuttavia, Mata, fedele ai suoi principi e alla sua fede, rifiutò la proposta del moro. Il rifiuto scatenò l'ira di Hassan, che intensificò i suoi atti di violenza e saccheggio. Preoccupati per la sicurezza della loro amata figlia, i genitori di Mata decisero di nasconderla, sperando di sottrarla alle grinfie del feroce pirata. Nonostante gli sforzi, Hassan riuscì a trovare e rapire Mata, convinto che, con il tempo, avrebbe potuto conquistarla e convincerla a sposarlo. Mata, tuttavia, rimase salda nella sua fede e nelle sue convinzioni. Trovò nella preghiera la forza di resistere alle pressioni del suo rapitore, rifiutando di cedere al suo amore.
La conversione e il matrimonio
La perseveranza e la purezza di Mata ebbero un effetto profondo su Hassan. Col tempo, il moro iniziò a riflettere sul suo comportamento e sulla fede che animava la giovane fanciulla. Hassan si convertì al cristianesimo, abbandonando la sua vita di pirateria e scegliendo di cambiare il suo nome in Grifone. Colpita da questa sincera conversione e dal cambiamento del suo rapitore, Mata decise di accettare la sua proposta di matrimonio. La loro unione non fu solo l'incontro di due cuori, ma simboleggiò anche la nascita di una nuova progenie. La tradizione narra che furono proprio i mitici Mata e Grifone a fondare la città di Messina.
Messina, con le sue strade antiche e le sue chiese storiche, custodisce ancora oggi l'eco di questa affascinante storia, celebrando i suoi antichi progenitori con una suggestiva tradizione che vede ad agosto le statue equestri colossali di Mata e Grifone portate in processione per le vie della città.