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Alimentazione

23/12/2022

“Minnulata, cubaita e giuggiolena”, i tipici torroni siciliani

Se sei siciliano e nomini torrone sicuramente ti verrà subito in mente “a minnulata” , o mandorlata, il tipico dolce croccante a base di mandorle, zucchero e miele. Ma potrebbe venirti alla mente anche “a cubaita” o “a giuggiolena” , che annovera tra gli ingredienti il sesamo, o forse il torrone morbido con frutta secca al suo interno. Insomma, la Sicilia non si fa mancare nulla, e nella sua unicità e pluralità un solo termine, torrone appunto, può indicare prodotti diversi . Ma cerchiamo di fare un po' di chiarezza!

Origini

Per i torroni siciliani , così come per altri dolci dell'isola, è difficile risalire con esattezza alle origini. Le tante dominazioni hanno reso la Sicilia una terra ricca e varia, ricchezza che si è declinata in molteplicità culturale, artistica e gastronomica . La parola torrone deriva dal termine spagnolo turron , dal verbo turrar che significa arrostire , e questo a sua volta deriva dal latino torrere , ovvero tostare , richiamando la tostatura della frutta secca utilizzata nella ricetta. Il termine cubaita deriva dall'arabo qubbiat, che significa " mandorlato " e la parola giuggiolena discende pure dall'arabo ǧulǧulān/ǧulǧalān che significa seme di coriandolo o di sesamo, e probabilmente queste ricette risalgono al periodo della dominazione araba in Sicilia. Minnulat a deriva invece da mennula, ovvero mandorla in dialetto siciliano. Ognuno di questi termini identifica una ricetta diversa, ma in Sicilia il vocabolo torrone viene utilizzato in maniera generica per definire l'insieme di questi dolci .

I dolci torroni tipici delle feste

Siamo nel pieno del periodo natalizio , mercatini di Natale e bancarelle popolano le vie addobbate a festa, sui banchi oggetti di ogni tipo e prelibatezze irresistibili. Tra queste spicca a minnulata . Per il siciliano dire minnulata equivale a dire torrone , ovvero il dolce croccante tipico con mandorle tostate, zucchero e miele , che ben amalgamati tra loro danno un risultato unico, una prelibatezza dal sapore intenso. Ma se per caso hai ospiti provenienti da altre regioni italiane, si potranno stupire se proporrai loro la minnulata chiamandola torrone. Infatti per il resto d'Italia, il torrone è differente . La ricetta siciliana prevede solo mandorle tostate, zucchero e miele, invece “l'altra” ricetta contiene albume d'uovo, miele, zucchero e mandorle, a cui spesso si unisce altro tipo di frutta secca, e il tutto è ricoperto da due strati di ostia. La preparazione sicula ha come risultato un profumato croccante abbastanza duro da addentare , mentre la variante italica risulta certamente più morbida. Ma il turista in Sicilia, terra di dominazioni che ritrova in cucina parte di questi lasciti, può ritrovarsi innanzi ad altri due dolci simili, la cubaita (o cobaita o cubbaita) e la em>giuggiolena (o giuggiulena o giurgiulena). Riguardo a questi due prodotti esiste però un po' di confusione, complice anche la notorietà data dall'amato Andrea Camilleri nel suo “Elogio alla cubaita”. Per lo scrittore la cubaita è composta solo da tre componenti originari, mandorle, pistacchi e miele , ed “è un dolce da guerrieri. A fatica riesci coi denti a staccarne un pezzetto e non lo devi aggredire subito, lo devi lasciare ad ammorbidirsi un pochino tra lingua e palato, devi quasi persuaderlo con amorevolezza ad essere mangiato”. È però opinione comune che la cubaita, conosciuta anche come “ torrone dei turchi ”, sia fatto con semi di sesamo, mandorle e scorzetta d'arancia , il tutto amalgamato con il miele . Per la maggior parte di siciliani cubaita è poi sinonimo di giuggiolena, mentre per altri la giuggiolena è composta solo da sesamo (in diletto siciliano ciciulena) e miele . Insomma, se già tra i siciliani domina così tanta confusione su questi tipici prodotti, immagina un povero turista che chiedendo semplicemente del torrone può ritrovarsi difronte prodotti così diversi, però non ci sono dubbi, che sia minnulata, cubaita o giuggiolena, il turista in vacanza in Sicilia non rimarrà mai deluso .