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Crescita Personale

11/06/2021

In estate l’umore NON va in vacanza, anzi…

Arriva l’estate: che bello! E con essa le alte temperature:AIUTO! Anche tu non ami il caldo eccessivo? Non temere, non sei di certo l’unica o l’unico. Il nostro organismo infatti è chiamato a svolgere uno sforzo nei mesi estivi. E il nostro umore come reagisce?

Il cervello e l’organismo vs caldo eccessivo

SOS caldo eccessivo? Si avvicinano i mesi più bollenti dell’anno, e alla felicità di godere di giornate più lunghe e all’aria aperta si aggiunge il timore di sentirsi più stanchi, rallentati/e, senza energia, con poca concentrazione. Tutto nella norma! Le alte temperature infatti incidono sul nostro cervello, che diventa meno efficiente, e sul nostro organismo chiamato a uno sforzo non da poco per regolare la temperatura interna rispetto a quella esterna. Di fronte a meno energia è normale quindi sentirsi più spossati/e, lenti/e, persino con minore senso critico o minore lucidità nell’esaminare una situazione o prendere decisioni. Anche l’umore, va da sé, subisce dei cambiamenti. Vediamo quali.

La maniacalità estiva

Le stagioni hanno un effetto determinante sul nostro umore, lo sapevi? Già dall’età classica si pensava ci fosse una correlazione tra periodo dell’anno e stato psichico: secondo Ippocrate in inverno il nostro corpo produce la bile nera, responsabile della malinconia, in estate produce invece la bile gialla, causa della collera. Proprio così, un atteggiamento mentale più propenso all’ira che può sfociare nella maniacalità. Ti è mai capitato di sentirti particolarmente euforico/a, in balia di un entusiasmo irrefrenabile? Hai mai fatto spese pazze frutto di una gioia incontenibile? Sei molto più loquace, diventi “l’amico/a di tutti”? Ecco sono tutte manifestazioni della maniacalità tipica dell’estate che ovviamente se eccessiva può tradursi in un vero e proprio disturbo psichico.

Fatti una bella dormita!

Insomma, in inverno siamo in balia della depressione e in estate della maniacalità, due facce della stessa medaglia. Che fare dunque? Ovviamente nei casi di profondo disagio è sempre consigliato un consulto medico o psicologico, se invece si tratta di un leggero malessere, il consiglio è mantenere il più possibile ritmi regolari e farsi grandi scorpacciate di sonno. Proprio così: lo stesso Ippocrate sosteneva l’importanza di un corretto ciclo sonno-veglia, necessario per riequilibrare il cervello e l’organismo e per rispettarne i tempi naturali. Insomma, fare l’alba sì, ma con molta moderazione!