Come lei non c'è nessuna!
Piatto antico della tradizione povera, la Caponata è diventata nel tempo uno dei piatti più rappresentativi dell'inventiva siciliana in cucina. Pare infatti che il nome derivi da “capone”, il nome dialettale della lampuga, un pesce pregiato che nelle tavole degli aristocratici veniva servito tagliato a tocchetti e insaporito con una salsina agrodolce.
Certi lussi le classi meno abbienti non potevano concederseli, ma la mancanza di mezzi non è mai stato un problema per il popolo siciliano, abituato ad ovviare, soprattutto in cucina, con la creatività.
Come altri famosi piatti della tradizione (le sarde a beccafico per citarne uno), la Caponata nasce dunque come alternativa popolare al lusso dei nobili: il gusto agrodolce è rimasto e la melanzana viola è diventata protagonista.
Essendo un piatto antico, esistono innumerevoli versioni della Caponata, a Trapani ad esempio si aggiungono i peperoni, mentre a Catania le patate, noi oggi vi presentiamo la più classica delle versioni, quella palermitana, facilissima e gustosissima.
Sarà Daniela, foodblogger e creatrice di Storie Farinose, a prepararla per il nostro progetto alla riscoperta delle tradizioni gastronomiche della Sicilia, Pignata& Cuppino.
Procedimento
Taglia la melanzana a dadini, mettila in uno scolapasta capiente, cospargila con del sale grosso e mettila sotto peso per circa 2 ore. Il tempo necessario che la melanzana rilasci il suo liquido amarostico.
Sciacqua sotto l’acqua corrente, asciuga e friggi la melanzana, un po’ alla volta, in abbondante olio di arachidi. Falla sgocciolare su carta assorbente e metti da parte.
Metti in ammollo l’uvetta in acqua fredda per circa 10 minuti.
Dissala i capperi, taglia i pomodorini pelati in piccoli pezzetti e se preferisci elimina i semini. Dividi le olive in due.
Sbollenta il sedano qualche minuto in acqua bollente, estrailo asciugalo e taglialo in piccoli pezzetti.
Nella stessa padella dove hai fritto la melanzana, aggiungi un po’ di olio evo, rosola qualche minuto a fiamma dolce il sedano.
Aggiungi ora i capperi dissalati, l’uvetta sgocciolata, le olive, i pinoli, i pomodorini e il basilico fresco, amalgama e fai insaporire il tutto per qualche minuto, mescolando spesso.
Aggiungi la melanzana fritta, aggiusta di sale e pepe, amalgama e fai cuocere ancora qualche altro minuto.
Sciogli 1 cucchiaio di zucchero (massimo 2) in mezzo bicchiere di aceto di vino rosso, mescola bene, in modo che lo zucchero si sciolga e aggiungilo alla caponata.
Amalgama, aumenta leggermente la fiamma e fai cuocere ancora 10 minuti. Giusto il tempo che l’odore intenso dell’aceto evapori e rimanga il contrasto agrodolce.
Servi dopo qualche ora di riposo. Il giorno dopo è ancora più buona.