A iaddina co’ cinu è un piatto antico della tradizione ragusana, preparato in onore del patrono, san Giovanni Battista, festeggiato il 29 agosto, data della sua morte, e non il 24 Giugno, data della nascita.
Questa particolarità deriva dal fatto che per i contadini sarebbe stato impossibile organizzare la festa per il patrono a giugno, perché i lavori nei campi non erano stati ancora ultimati.
Un piatto della tradizione che risveglia i ricordi, riportando alla mente emozionanti momenti in famiglia.
A preparare per noi questa ricetta simbolo degli Iblei la nostra amica Giuseppina del blog Viaggiando nel Gusto per il nostro progetto Pignata & Cuppino.
Una curiosità: il detto "gallina vecchia fa buon brodo" non è un caso: ai tempi di Carlo Magno, infatti, venne emanata una legge che obbligava ad allevare nelle ville polli e oche. Passato l’autunno, però, il cibo iniziava a scarseggiare, i campi erano vuoti e bisognava sfoltire il pollaio e così le galline vecchie erano destinate a finire in pentola per pranzi, cene e festività.
Procedimento
Fate pulire ed eviscerare la gallina dal vostro macellaio, lavatela e lasciatela sgocciolare in un colapasta.
Pulite le frattaglie e tritatele finemente, sbucciate gli spicchi di aglio e metteteli in padella con dell'olio.
Dopo averli rosolati leggermente, unite le interiora della gallina e cuocete a fuoco medio per circa 15 minuti. A questo punto profumate con cannella, pepe nero e con un po' di noce moscata.
Nel frattempo che si raffredda il tutto, tostate il pane grattugiato in una padella con un po’ d’olio.
Prendete una terrina capiente, sbattete due uova, aggiungete sale e pepe, il prezzemolo, uno spicchio d’aglio tritato, il Ragusano Dop grattugiato.
Unite le frattaglie, il pane grattugiato e impastate il composto aggiungendo ancora un uovo.
Farcite con il preparato l’interno della gallina e cucite con dello spago da cucina. Non esagerate con la quantità perché potrebbe fuoriuscire il composto durante la cottura.
Prendete una pentola capiente e riempitela d’acqua, immergete la gallina unendo gli aromi, le foglie di basilico, il pepe nero in grani, i pomodori, il sedano e fate cuocere per 2 ore abbondanti.
Adagiate su un vassoio la gallina precedentemente tagliata a pezzi e affettate il ripieno.
La ricetta antica completa il piatto con delle patate fritte come contorno, io invece ho impiattato con carote lesse, del ciliegino e sedano tritato.