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Viaggio in Sicilia

11/07/2019

A Ferla passeggiamo tra la storia e la natura dell’antica Pantalica

Accade alle Necropoli Rupestri di Pantalica, oasi naturalistica incastonata nella Valle dell’Anapo.
Storia e natura in un quadro paesaggistico mozzafiato: da una parte quattro necropoli, un’acropoli e resti di chiese e villaggi di epoca bizantina che lo rendono uno dei siti archeologici più importanti e attraenti in Italia, testimonianza rara del periodo tra l’età del bronzo e l’età del ferro, dall’altra gli spettacolari canyon e le rocce a strapiombo sui due fiumi, l’Anapo e il Calcinara, che scorrono nella Riserva naturale orientata Pantalica, Valle dell'Anapo e Torrente Cava Grande.

E così una passeggiata a Pantalica diventa fuga nell’età antica e rigenerazione per il corpo e la mente. Un’isola inesplorata immersa nel rigoglio del verde selvatico.
Riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, agli amanti del trekking regala scorci mozzafiato, ai visitatori resti antichi, ora un insediamento, ora una necropoli, ora una chiesetta, persino un oratorio: il canyon punteggiato dalle cosiddette tombe a grotticcella sembra un dipinto sulla roccia.

Pantalica è facilmente raggiungibile da Ferla, piccolo paesino in provincia di Siracusa di origini antichissime, considerato tra i borghi più belli d’Italia. Ricostruito poco più a nord rispetto all’insediamento originale, dopo il disastroso terremoto del 1693, il comune prende il nome dalla ferula, la tipica pianta locale inserita persino nello stemma cittadino.

Tante le chiese che si ergono lungo la via sacra, via Vittorio Emanuele, centrale nella pianta urbanistica a forma di croce risalente all’architettura settecentesca. Tra queste da vedere la Chiesa Madre di San Giacomo, nel cui perimetro sono stati ritrovati resti di un’antica necropoli ellenica; la Chiesa di San Sebastiano, dove sono conservate le reliquie di San Giovanni Battista, di Santa Lucia, di Santo Stefano e di San Sebastiano, e la Chiesa di Sant’Antonio Abate, la cui ricostruzione, dopo il terremoto, durò cinquant’anni, ma anche la Chiesa del Carmelo, di San Giacomo, di Santa Sofia, dei Frati Minori Cappuccini, di Santa Maria di Gesù e tante altre.

Ferla è permeata da un’intensa spiritualità. La si avverte nella suggestiva processione do signuri a canna il Giovedì Santo durante le celebrazioni per la Santa Pasqua e durante la festa del patrono il 20 luglio con il corteo della reliquia per le vie cittadine, annunciato all’alba dallo sparo di venti colpi di cannone.

Ma dopo una passeggiata tra storia e religiosità, è d’obbligo ritemprarsi con le bontà culinarie del territorio, prima fra tutte il tartufo nero, omaggiato ogni anno durante una festa estiva paesana. Frutto pregiato della terra iblea, è ingrediente prezioso di stuzzicanti ricette dal gusto tutto siciliano.

Il tuo punto vendita a Ferla (SR):
• DESPAR - Via Garibaldi, 115